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Pagina:Delle cause della grandezza.djvu/11

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mi, e asprezza di costumi; e porta seco difficoltà grandi alla predicatione dell’Euangelio alla conuersione de gl’infedeli, e all’instruttione di quei; che di mano in mano si van conuertendo, a al gouerno ciuile. i Portoghesi, e i padri della compagnia di Giesu vsano estrema diligentia in ridurli insieme in certi luoghi piu opportuni; doue viuendo ciuilmente siano con piu ageuolezza addotrinati nella fede da quei padri, e gouernati da gl’offitiali del Re. come si è fatto à Pernanbuco, à Piratininga, à san Saluatore, à Porto securo, e in altre parti. Si possono à questo capo ridurre quelle città, che sono state edificate dalla potenza, e habitate per l’autorità di gran prencipi, ò di famose Repp. per che i Greci, e i Fenici furono autori d’infinite città, e Alessãdro Magno, e altri Re di moltissime. di che fanno fede le Alessandrie, le Tolemaidi, le Antiochie, le Lisimachie, le Filippopoli, le Demetriadi, Cesaree, Auguste, Sebastie, Agrippine, Manfredonie; e a tempi nostri Cosmopoli, e la città del Sole. Ma nessuno e degno di piu lode, in questa materia (doppo Alessandro Magno, che n’edieficò piu di LXX.) del Re Seleuco, ch’oltr- [?] l’altre molte, edificò tre città dette Apamie, a honor di sua moglie, e cinque Laodicee in memoria di sua Madre, e a honor suo proprio cinque Seleucie, e in tutto pu di XXX.

Della Forza.


PER forza, e necessita si ragunano gl’huomini in vnluogo, quando qualche perico-