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Pagina:Delle cause della grandezza.djvu/12

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4 Delle cause della graadezza.

lo imminente, massime di guerra, ò d’esterminio, e vastità irreparabile ve li conduce per mettere insecuro la vita, o le facoltà loro. e tal securezza si ritroua in luoghi montuosi, e aspri, ò paludosi,o isolati,o d’altra sorte tale, che non sia facile l’accostarvisi. Doppo il diluuio gli huomini, temendo, che di nuouo non avenisse una simile rovina, vollero assicurarsene altri col fabricare le loro habitanze su le cime de’ monti; altri con alzare torri d’incredibile grandezza fino al cielo. e senza dubbio, che per questo rispetto le città di montagna sono per antichita nobilillime; e le torri sono delle più antiche forme di fabriche, che siano mai state in uso. Ma, doppò che la paura d’un nuovo diluvio passò via, gl’huomini comminciarono à discendere al basso, e a fabricare le loro habitationi nelle pianure. Sin che il terrore dell’armi, e l’inondatione, e spavento di genti fiere, e crudeli gli sforzarono di nuovo à salvarsi nell’erte de monti, o nell’isole del mare, o nelle paludi, e luoghi simili. Quando i Mori assaltarono e ridussero in misera seruvitù la Spagna, quei che avanzarono alla strage, che ne fu fatta, si ritirarono su l’altissime montagne di Biscaglia, e d’Aragona. e una parte inbarcatasi si salvò nell’Isola delle sette città. così detta perche vi si fermarono sette Vescovi co’ popoli loro. La rovinac, che menava seco il grande Tan berlane, fece, che i popoli della Persia, e de’ paesi circonuicini,abbandonando l’antiche loro patrie,quasi uccelli smarriti,si salvarono fuggendo