Pagina:Delle istorie di Erodoto (Tomo III).djvu/186

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più accertala. Allora che Cadmo, insoniroa. passù da Coo in Sicilia, i Samt tenevano già Zancle da molto tempo; fino da quando, cioè, e’8i se ne impadronirono nell’a. 496 a. C. per suggestione di Anaxilao e per tradimento d’Ippocrate; cacciandone in bando, per prima cosa, Scita, padre di Cadmo, che ne era a que’ tempi il dominatore.

Ma il passo citato presenta anche un’altra difficoltà; non vedeado» bene come possa accordai-si ciò che ivi si dice della successione di Cadmo al padre nella tirannide dell’isola di Coo con un altro luogo di queste Storie, e precisamente col C. 24’ del Libro VI. Onde bisogna coogettui-are; che quando Scita dai primi eaigli d’Inìco e d’Ifflera passò a Susa presso Dario, questi effettivamente lo gratificasse della tirannide di Coo: ma egli non andasse mai personalmente ad assumerla, e ne delegasse subito l’esercizio al figliolo. 11 quale ne fece poi quell’uso che Erodoto ci racconta,

N. 35. fi tii\... TfipiXXoi; 6 KpivtTiTiou, TÙpawoi; Jibv ’l^^p1^(;, èirirrt Oit’ aÙTÒv Tòv xpivov toOtov 0oivìkujv Koi Arpùu,v... rpiriKovra uupidòo;, Kal OTparritùv oCit^ujv "AjjlO.kov tòv ’Awuivos, Kapxri’,o’v’"’v ióvta paoiXfia (§ 165).

Se Terillo figlio di Crinippo, tiranno d’ Imera...., non at«’l« chiamalo ir Sirili" un esercito di treiintomiia uomini compatto di Punici e di Libi, d’Iberi e di Ligvri, di Eliticori, di Sardi, di Corsi, sotto il supremo comando di Amilcare, figlio di Annont, rt dei Cartaginesi,

Amilcare non era già re nel senso proprio o stretto delia parola; ma trovavasi rivestito, quando avvenne la spedizioue di Sicilia, della carica e dignità di sufetc; magistratura in cui cumnlavasi (secondo gli ordini cartaginesi) l’autorità suprema, politica e militare, del paese. Siccome poi i due sufrti, per costante tradizione se non per legge, erano sempre estratti dalle genti più chiare e nobili di Cartagine; siccome duravano spesso in ufficio per molti anni, e esercitavano lai’ghi poteri; quindi provenne che negli scrittori greci e latini essi si trovino anche designati col nome di re. Né può nommanco tacersi in questo proposito l’opinionG espressa dal Khige nel suo Commentario alla Politica di Aristotele: che, cioè, quando il suf<-to comandava un esercito in guerra, prendeva effettivamente; per tutto il tempo della spedizione, il nome di re.

In quanto poi all’enumerazione di popoli, che fa qui Erodoto, per descriverci l’esercito di Amilcare, osserveremo: che pei Fenici, o Panici, nominati poi primi, si devono intendere principalmente i Cartaginesi o gli altri coloni Fenici stabiliti nell’Africa; pei Libi, Is popolazioni indigene dell’Africa suddite di Cartagine, e dei Fenici generalmente; per gl’lberi, i coloni Fenicio-cartaginesi spai’si sulle coste meridionali della Spagna, insieme coi loro sudditi indigeni: e per i