Pagina:Delle istorie di Erodoto (Tomo III).djvu/190

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78medogimo Capo 171°, quando egli acceoDB ad (materia rìpopolsuno; della Creta avvenuta io tempi assai piii recenti a a qnalclie diatina dalla caduta di Troia. Dovendosi certamente intendere per tite rip»polaziooe quella seguita per mezzo dello colonie doriche, sparttuetii argive, che migrarono in Ci-eta poco dopo il ritorno degli Er«cllcli. la conquista del Peloponneso. L’avvenimento delle quali eoloaie poi. infatti e giustamente, considerarsi come una terza ripopolaaione d^lll Creta in rispetto alle duo grandi migrazioni più antiche, d«i Curiti di Minosse e dei Dori della Tessaglia.

N. 42. iarpariyxK hi AoKcbaiMoviuiv n’v, Eùa(v€TOC ó Kapf|"W. h Tiliv iroX«n<ipX"’v dpaiprin^voi;, y^vto^ névToi t\i,v où toO

paaiXrjT’ E delie milìjie spartane era duce supremo Eveneto,; Camno, scelto a tal» ufficio tra i Polimarehi: ma non di refi’ prosapia.

L’ufficio del Polemarco mantenne a Spaila il suo originario e < timologtco significiito assai (liù lungamente che in Atene. Dove, bescltf il Polemarco (che era uno de’ novi Arconti) seguitasse a occopsR’fi certo un grado elevato nella milizia, anche dopo la creazione d«i dito strateiihi; come appare chiarissimainonte dal racconto erodoteo ddli battaglia di Maratona; ù però molto probabile che quella carica « trasformasse coU ben presto io una lemplice magistratora civile, ptrticolarmente deputata a conoscerò e sentenziare della materia Utigios fra i cittadini d’Atene ed i forestieri. A Sparta invece, con boim sempre corrispondente olla qualità dell’ufficio, si chiamarono in ogw tempo Polcmarchi i capi o comandanti delle, cosi dette, mort;it quali (come si sa) costituivano la divisione tattica di tutto l’-.-s^rcilo lacodemonico. Ma il comando generale e supremo spettava ordioiriimente ad uno dei re, e solo per eccezione, il luogo del re era qusl<li< volta tenuto da un Polemarco. Ora, gli è appunto per renderci «rvertiti di tale eccezione, che Rrodoto ha cura di aggiungere, nel lof cho stiamo spiegando: y^veo^ iLiévroi édiv oò ToO paatXtiTou.

N. 43.. f’ì; Tn<; ’laxianOTifto? ini ’ApTCniaiov (§ 175). Artemisio, che è il promontorio in cui sporge la regione ttti^ tiea dell’Eubea.

La grande itola di Bubea, che, comineiando dal fronteggiare il ooi^ dell’Attica, si iteudeva lungo tutte la rive della Locridee della BtoiU iu quella parte ove sta proprio dicoutro alla Tessagli» merìdioosl’i ossa prendeva il nome particolare di Estiea. Nome derivatole b un’antichissima migrazione di Perrebt tessalici nell’isola. I quali P^^ rebl oocupavano appunto nella Tosiaglia occidentale un paese comprMO in quella più vatta i-egiotie, che ora conosciuta dagli antichi