Pagina:Delle istorie di Erodoto (Tomo III).djvu/451

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di tagliare l’istmo della penisola Cnidia, I, 174; smesso il lavoro per consiglio dell’oracolo, si arrendono ad Arpago, ioi; salvano alcuni Cirenesi mandati a uccidere in Cipro da Arcesilao, IV, 164.

CeRspe, fiume navigabile, che bagna la città di Sosa, I, 188; V, 49, 52.

Cobone di Delfo, figlio di Aristofante, corrompe la Pitia per incarico di Cleomene, VI, 66.

Coccodrilli, chiamati dagli Egiziani col nome di rampae, II, 60; loro natura e costumi, II, 68; modo di l’arne la caccia, II, 70; presso quali popolazioni dell’Egitto sieno sacri, e presso quali no, II, 60; città dei coccodrilli, in vicinanza del lago Meri, II, 148; aonvene anche nell’Indo, IV, 44; coccodrilli terrestri nel paese dei Libi Nomadi, IV, 192.

Cedro, re degli Ateniesi, V, 65, 76.

Codro, figlio di Melante, capostipite dei Cauconi Pili, I, 147.

Codro, padre di Neleo, fondatore di Mileto, IX, 97.

Coa, di. Mitileue, figlio dì Erxandro, consiglia a Dario di non disfare il ponte sull’Istro, IV, 07; n’ha in ricompiJnsa la tirannia di Mitilene, V, 11; è preso da Tatragora, V, 37; è lapidato dai suoi concittadini, V, 38.

Commercio con femmine nel tempio di Venere in Babilonia, I, 109; usato in Ipog-hi sacri in quasi tutti i paesi, salvo l’Egitto e la Grecia, II, 64.

Colchide, regione del Ponto Eusino, I, 2, 104; C!olchi, IV, 37, 40; derivati dagli Egiziani, II, 104; quali doni mandino ai Persiani, III, 99; come armati e da olii guidati nell’esercito di Serse, VII, "79; lino della Colchide chiamato sardonico, II, 105.

Coliade, spiaggia dell’Attica, Vili, 06.

ColonU: i fondatori d’una colonia sono chiamati padri, VII, 51; Vili, 22; e sono onorati a guisa di eroi, con ludi ginnici ed equestri, 1, 168; VI, 38; riti prescritti prima di condurre gente in colonia, I, 14)5; V, 42.

Colofone, città della Ionia, I, 142; presa da Gige, I, 14; Colofoni, soli di tutta la Ionia, esclusi dallo feste Apaturie, I, 147; s’impadroniscono di Smirne, I, 150.

Colonne bianche, luogo nella (’aria presso il fiume Marsia, V, 118.

Colonne scritte piantate da Sesostri, II, 102; due colonne, d’oro luna e l’altra di smeraldo, nel tempio d’Ercole in Tiro di Fenicia, vedute da Erodoto, II, 44; due colonne piantate da Dario sulla riva del Bosforo, IV, 87; colonne erette in onore de’ prodi e benemeriti cittadini, VI, 14; VII, 228.

Chioma, coltivata dai Lacedemoni e tonduta dagli Argivi dopo la guerra pel possesso di Tirea, 1, 82; pettinata dai Lacedemoni prima di arrischiare la vita, VII, 208, 200; coltivata dai PfTsiani, VI, 10; e dai Babilonesi, 1,95; ma non dagli Egiziani, II, 36, 37; III, 12; tonduta a guisa di cresta dai