Pagina:Delle istorie di Erodoto (Tomo III).djvu/489

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- 75 lasciato andnre sano o salvo, V, 37, 38; uno do’ capitani ndla flotta di Sorse, VII, 98,

lutino di Cnirto. invano tentato di tagliare dai Gnidi per resistere alla invasione persiana, I, 174: Istmo del Cbersoneso. chioso con una muraglia di trecento:«ei stadi da Milziade tìglio di Cipselo, VI, 36: Istmo di Coiinto munito di muro dai Lacedemoni, IX, 10 (cf. Vili, 40; IX, 7).

Istra, città del Ponto Eusino, presso alla foce dell’lstro, colonia dei Milesi, II, 33; — Istriana era la madre di Scila re degli Scili. IV, 78.

I’tro. fiume della Scizia, IV, 47, 48; ha le soe origini nel paese dei Celli presso la citt;» di l’iren’?. II. 33; e scorrendo sempre p«r terre aliitate, attraversa tutta l’Kuropa, II, 31; IV, 49: al suo corso è paragonato quello del Nilo, II, 33, 34; si mantiene sempre nelle stesse proporzioni e d" inverno e d’estate, e riceve pareeclii confluenti, IV, 48-50; dal tributo dei quali esso è reso il pit’i grande di tutti i fiumi, IV, 48, 50: sbocca per cinque foci nel Ponto Eusino, presso Istra e di fronte a Sinope, II, 33, 34; IV, 47; ó rimontato dall’armato persiana, IV, 89; la quale vi getta un ponte pel passaggio dell’csereito di Dario, IV, 89, 97.

lUlla, 111. VM\: IV, 15; V, 43: VI, 127; (cf. Enotria, I, 167).

Ifano, città dell’isola di Creta, IV, 151.

Itnmntro, Persiano. VII, t57.

Knniitre, uiin dei duci del naviglio per.’iiano lasciati da Serse in Europa, Vili, 130; dopo la disl’atta di Micalo si salva con la fuga, IX, 102.

rtome, castullo dei Messenì, IX, 35.

T.nlida, di Corinto, figlia di Anifione della stirpe dominatrice dei Uacf-hiadi, e moglie di Aetione; madre di Cipselo tiranno di Corinto, V, 92; come ella riuscisse a s.ilvare il neonato figliuolo dai messi do’ Hacchiadi che lo cercavano a morte, ini.

I.nbineto, signore di Babilonia, negozia la paco fra Classare od Aliatte, 1, 74; altro Labiueto, anch’esso re dei Babilouo.si, 1,77.

Labineto, figlio e successore della regina Nitocri, sostiene una guerra mns<nL’li contro da Ciro, dal quale è assediato in Babilonia, I, 188, 190.