Pagina:Delle notti di Young traduzione di Giuseppe Bottoni e del Giudizio universale dello stesso Young.djvu/135

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notte. 109

Il dì, clie scorre, a quell’auge 1 rassembra,
Che stando in nostra man col pie, colP ali
Di fuggir tenta; e questo giorno appena
Si possiede, che ratto a noi s 1 invola
610Quanto il tempo da noi più fu^gc, e vola,
Tanto Torrida morte il passo affretta
K in pochi istanti colla destra irata
Tronca i giorni più lunghi, e più felici.
Mondo, vita, piacer, già furo; ali* uomo
615Resta T eternità. Chi mai costei
Lieta possederà? D’un Lene immenso
A chi reca costei feliee annunzio?
A te stesso il domando $ e tu rispondi.