Pagina:Delle notti di Young traduzione di Giuseppe Bottoni e del Giudizio universale dello stesso Young.djvu/240

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214 DECIMAQUINTA NOTTE.

Quanto die si ritodie. Util si rende
485Conoscerlo però, perchè di lui
Non siaiH, vittima, o giuoco. È dura impresa
Vederlo, e non amarlo, e più ne gode
Chi meno Tatua. E questo è il gran Segreto
Che custodisce il saggio. Ma non t’inganni
490Di lui Lorenzo, il seduoente accento.
Come l’ebbero un dì Tempie Sirene,
L’ha dolce il mondo, e come quelle appunto, ’
Scioglie le voci sue sovra uno scogli H
Celebra già per mille legni àifraali. >.