Pagina:Delle notti di Young traduzione di Giuseppe Bottoni e del Giudizio universale dello stesso Young.djvu/265

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NOTTE. 239

Lo distrugga il valor „ Se poi rivale,
Ei dell’alma si fa, da te non abbia,
Che il massimo dispregio 9 e s’è soggetto y
Lo difendi * il nudrisci, abbilo aulico .
180Ma se virtù lo vuol, senza pietade
Dallo alle fiamme l’tìd agli strazj in preda
Quel vero amor, che per te dei nutrire,
Sì crudel sacrifizio impone: ed odia
Se medesmo colui, che per difesa
185Del Gorpo suo non ne obbedisce i conni .
     Che cosa infatti è il vizio? È di se stesso
Un malaccorto amor, che vìen sedotto
Comprando a prezzo troppo caro un falso < .
Per un vero piacere: e la virtude
190Altro non è che quelP amor pili saggio $
Del vro utile suo sciente, ed attento
A far soltanto vantaggiosi acquisti;
È l’amor di quel Nume, onde deriva
Insiem con gli altri beni offerti all’uomo
195Ogni sfalso amor proprio odio reale
È di se stesso in varie guise ascoso,
Odio dell’odio altrui per Tuoni più atroce»
È questo falso amor, che in sen ci vive, .
Domestico nemico, «qual k appunto
200Noi lo vedremo in quel terribil giorno,
In cui l’«in pio con aita orribil voce
Maledirà la sua esistenza, e voti
Al nulla porgerà perchè l’inghiotta»
Nell’orti che per l’uomo ultima resta
205Deposto ha Dio la verità nell’alma:
Questa riman sopita infin ch’ei vive,
Muta, ed oppressa sotto un fascio enorme
E di vizj, e d’Terror e ma questa illustre
Figlia del ciel, che lie’ consigli eterni
210Era quando il gran Dio, compose i mondi,
Ancor v* assisterà quand’egli sorga
Quei móndi a giudicar. Allora questa %
Si desterà; dal cupo sen dell’alma
Sortendo altera d’ogni reo l’orecchio