Pagina:Delle notti di Young traduzione di Giuseppe Bottoni e del Giudizio universale dello stesso Young.djvu/270

Da Wikisource.
244 DECIMANONA

Ed al presente è volta ogni lor cura.
Ogni pensiero, ed o$ni oggetto il saggio
100Interrogando va, chiede a se stesso
tiàl tinta mostreran, qua! pregiò avranno
Quando sien corsi e cento lustri, e cento
Nel futuro s’immerge, e dal futuro
Ergendo il ciglio, a giusta larice ei libra
105Qual.gli oggetti presenti abbian valore.
In aspetto ben vario ei vede il mondo,
Ed atomo è per lui ciòJje rassembra
A’ creduli mondani erta montagna .
Lieve nella sua lance è un vasto impero,
110E d’arena uri sol grano appena eguaglia .
Sembrano ad esso i più vivaci oggetti,
Ch’offre la terra, atro vapore impuro,
Che gli toglie il veder, limita il ciglio
Con un soffio ben presto ei li respinge,
115Avido di veder sempre più vasta
La prospettiva sua, donde discuópra
I desiati, ed immortali oggetti.
Quando del Sole alla fiammante sfera
Altri s’arresta, e sol quell’opra ammira,
120Tutto quell’astro ei traversò col ciglio,
Giunse all’eterno Fabbro: e quello ei vede,
Cade al suolo, l’adora ... Ah ch’egli solo
Apprese a ben amar gli uomini, e Dio!
D’amar con puro cor chi a lor somiglia
125Si vantano i mortali . Al patrio bene
Ogni cura, che mira il lor profitto,
Dicon ch’è volta: e tal virtù si vuole
Che la fama racconti . Ah menzogneri!
Coraggio essi non han di amar quel solo,
130" Che clnaman fido amico; ad essi questo
Mostra sempre un rivai, che far si possa
Formidabile un giomò, e a loro involi
Forse quel fragil ben, che eredon base
Di lorjèlicitade. Al primo albore
135Di non grave sospetto, al nascer primo
Di geloso vapor cangiasi in odio