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Pagina:Delle strade ferrate italiane e del miglior ordinamento di esse.djvu/404

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cilmente ordinarsi, mediante reciproca rimessione e istituzione obbligatoria di così detti scontrini, permutanti il passaporto ordinario e regolare ritenuto al confine, e portato dai detti conduttori ad ogni ufficio politico cui abbia dichiarato scendere il forestiere:

3.° Assegnare ne’ convogli ai regnicoli vetture separate dai forestieri, acciò quelli, solitamente i più numerosi, a nessuna indagine sottoposti, possano senz’altra formalità scendere ed andare pe’ fatti loro ad ogni stazione sì d’ultimo arrivo, che intermedia, mentre questi, quando vogliansi sottoporre ad alcuna indagine, possano venirvi assoggettati:

4.° Impedire che lungo la via ed alle stazioni intermedie si lascino da viandanti lettere non consegnate all’ufficio postale, cui è riservato il dritto di mandarle a destinazione mediante la fissata tassa, rendendo anche responsali di tal frode i conduttori1

  1. Non abbiamo credulo dover parlare delle regole postali sulle vie ferrate in un modo speciale ed apposito.
          Diremo qui― soltanto di volo:
         1.° Che le dette vie giovano in sommo grado alla facilità e prontezza delle corrispondenze, viepiù crescenti pei frequenti e celeri trasporti d’esse eseguiti dagli incessanti convogli:
         2.° Che cotali trasporti riescono quasi di nessun costo, dacché appena aumentano la spesa dell’esercizio della strada; onde deriva potersi notevolmente ridurre le tariffe postali, e tolto così gni incentivo alla frode, s’accresce la rendita di esse all’atto medesimo della riduzione loro:
         3.° Che le vie ferrate, oltre all’accrescer le relazioni personali, aumentano altresì quelle scritte con immenso vantaggio delle affezioni famigliari, delle transazioni commerciali, e della civiltà in somma:
         4.° Che quando trattasi d’una lunga linea, la quale percorra luoghi assai popolati, aventi attive corrispondenze tra loro, si può, come si pratica appunto nella Gran Brettagna, destinare un’apposita ampia vettura pell’ufficiale delle poste incaricato di seguire il convoglio; questo, ricevendo e rimettendo ad ogni stazione le lettere che ne partono o vi son dirette, può, durante il corso del viaggio, farne la minuta separazione, collocandole nel rispettivo casellario, sicché le lettere medesime arrivano in istato di distribuzione, con gran risparmio di tempo, e con gran comodo del pubblico, che ha così maggior campo a rispondere.