Pagina:Delle strade ferrate italiane e del miglior ordinamento di esse.djvu/442

Da Wikisource.

441

esser dedotta a comune notizia in modo facile e chiaro, onde sia da tutti intesa, mercè di regolamenti e proclami, ripetutamente pubblicati, ed anche distribuiti agli avventori, acciò tutti conoscano i rispettivi dritti ed oneri. — In ognuno de’ quali regolamenti dovrà specialmente contenersi l’avvertenza: niuna esazione esser lecita ai ministri ed agenti a titolo di mancia, beveraggio e simili, a pena d’imputata concussione, e perciò di pronta rimozione, indipendentemente dai più gravi ulteriori castighi che fossero meritati. E ciò al fine che tutti sappiano che, pagato una volta il dritto di trasporto fissato dalla tariffa in corso, nessun altro benché menomo pagamento è dai concorrenti dovuto; e che per solo condannevol sopruso potrebbero gli agenti suddetti farsi lecito di praticarne, niun altro diritto di compenso essendo ad essi dovuto che il proprio salario.1

  1. L’uso delle mancie e dei beveraggi vuol essere, più che altrove, in Italia proscritto, perchè fra noi pur troppo se ne fa un attuale riprovevole e sconveniente abuso a danno dei forestieri, ch’or sono indegnamente taglieggiati, confessiamolo pure, dai postiglioni, vetturini, conduttori, facchini, servitori d’albergo e di piazza, come dai servi delle stesse famiglie che li ospitano o trattano. Queste, ci duole il dirlo, sono vere estorsioni, delle quali giustamente si lagnano i forestieri fra noi. Vero è ch’esse, la Dio mercè, si cominciarono a togliere a Torino del tutto, a Milano ed a Firenze in parte; ma continuano in sommo grado, confessiamolo ancora, a Venezia, a Livorno, a Genova, a Napoli ed a Roma specialmente, tranne nelle case de’ ministri esteri; e se gl’Inglesi, i quali, quanto ai luoghi pubblici, le permetton pure a casa loro, non han diritto di lagnarsene; è vero che lo hanno gli altri oltramontani, in ispecie i Francesi, presso cui nulla riscuotesi nel visitare qualsiasi istituto, museo o galleria, come nulla permettesi di chiamare ai servi delle case private, Noi, che non sappiamo adular chicchesia, nemmanco i nostri concittadini, nè occultare il vero potendolo dire, non credemmo dover qui tacere questo sconvenevole abuso italiano, che abbiamo perciò altamente condannato, poiché esso fa passare presso i forestieri la nostra classe minuta come un popolo di mendicanti; ed a taluni fa creder persino che i padroni non paghino i servi loro, e li facciano così ricompensare dai forestieri che accolgono; la qual cosa, pel maggior numero almeno, non è vera. Fatta questa censura, pur troppo meritata, crediamo tuttavia dover aggiungere che, oltre al salario da attribuirsi ai ministri ed agenti delle vie