Pagina:Descrizione delle medaglie dei Nômi.djvu/26

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Fra le medaglie or qui dianzi descritte sono diciassette quelle che vedonsi qualificate d’inedite; e tali sono veramente, perchè finora non sono state da altri pubblicate, né si trovano ancora, per quanto io mi sappia, in alcun’altra collezione fuorché in questa torinese1. Ed oltre venti se ne troveranno pure le quali, comecché non offrano tipi nuovi e differenti intieramente da altri già noti prima d’ora, presentano però, sia nelle leggende come nei loro rovesci, non poche varietà degne di essere notate. Quattro solamente sono qui le medaglie dei tempi dell’imperatore Traiano, e colla data degli anni ΙΒ ed ΙΓ del suo regno. Cinque ve ne sono di Antonino il Pio, tutte collo stesso anno Η. Le altre sono tutte improntate del nome di Adriano coll’anno ΙΑ del suo impero, tranne una sola, sulla quale si vede chiaramente segnato l’anno B, il quale finora non erasi ancora presentato sopra alcuna delle monete geografiche egiziane di quell’Augusto. Ed in somma le descritte monete non sono meno di cinquantasette, appartenenti a trentasei diverse province e città dell’antico Egitto. Tutte furono con somma cura raccolte colà dal benemerito Cav. D. Bernardo Drovetti, perito e valente in questi studi quant’altri mai il possa essere. Numero quello assai ragguardevole se si pon mente che le medaglie genuine di questa serie, che prima d’ora erano conosciute, oltrepassano appena il numero di cento trenta, come si può vedere nell’aureo trattato che poco fa ne ha pubblicato l’accurato e severo M.r Tôchon d’Annecy; alle quali queste nostre potranno ormai servire di non spregevole supplimento.


  1. Le presenti descrizioni sono state lette nella Reale Accademia delle Scienze di Torino il dì due di dicembre 1824, dopo d’allora fino al dì d’oggi (novembre 1832) due sole fra le medaglie che qui sono state qualificate d’inedite sono state prodotte, una di Diospoli la Grande del Museo del fu M.r Allier d’Hauteroche, l’altra del Nòmo Licopolite del Museo del sig. Fontana di Trieste, pubblicata dal ch. Sestini.