Pagina:Di alcuni sepolcri della necropoli Felsinea.djvu/31

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lati (fig. 18), rozzamente scolpita in arenaria nostrana (molassa) e che a me pare del più notabile arcaismo, trovandovi traccie di quella grande influenza ch’ebbe l’arte egizia nel primo periodo dell’etrusca, onde Strabone1 notò la somiglianza delle sculture toscaniche con le egizie. Ciò particolarmente mi si pare nel tipo dei lineamenti a contorni rilevati con occhi schiacciati e mento sporgente, non che nel complesso angoloso, le quali particolarità si rinvengono appunto nei più vetusti monumenti dell’Etruria. Propria eziandio degl’Itali antichissimi e la capellatura rovesciata sulla nuca e prolissa2, non che la barba diffusa, come le si vedono in sculture etrusche di tipo egizio3 e come le sono ricordate da Giovenale4, da Tibullo5, da Orazio6, da Ovidio7, sì che al tempo loro barbato, capelluto ed intonso erano sinonimi di antico.

Se adunque in questa testa scolpita non vi sono ne vi potrebbero essere sufficienti elementi per dichiararla assolutamente contemporanea alla necropoli felsinea, vi si riscontra però l’arte altrettanto primitiva ed impotente a

  1. Lib. 8. c. 1. §§. 28.
  2. Micali Cf. Stor. d. ant. pop. ital. tav. 51. n. 1. e Monum. ined. tav. XXVI. n. 2.
  3. Micali tav. LI. 1.
  4. Sat. 5. v. 30.
  5. Lib. 2. eleg. 1. v. 34.
  6. Lib. 2. od. 15. v. 11.
  7. Fast. lib. 2. v. 30.