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- Il Dottore
- Le cose si fanno sempre più brutte. Andiamo a consultare il filosofo, e poi risolveremo.
SCENA OTTAVA.
Pulcinella, il Dottore, e un Professore della Università.
- Il Dottore
- È questa il portone della Università?
- Il Professore
- Sì, è questo; cosa desiderate?
- Il Dottore
- Desideriamo di parlare con un filosofo per essere ammaestrati nelle cose della rivoluzione.
- Il Professore
- Se non volete altro, ogni professore è al caso di compiacervi, e posso farlo io medesimo.
- Il Dottore
- Forse nella università non s’insegna altra scienza che questa?
- Il Professore
- Al contrario, s’insegnano tante scienze che oramai sono più i professori degli scolari, ma la scienza della rivoluzione s’insegna da tutti. Senza di noi la rivoluzione non si sarebbe mai fatta.
- Pulcinella
- Forse i principi vi pagavano a posta perchè insegnaste ai loro sudditi la rivolta?
- Il Professore
- Lasciamo questo discorso, e domandate quello che volete sapere.
- Il Dottore
- Ditemi di grazia, cosa si guadagna con la rivoluzione?
- Il Professore
- Oh bella! Si guadagna il tesoro inestimabile della indipendenza e della libertà.
- Il Dottore
- E in cosa consiste la libertà?
- Il Professore
- Consiste in questo, che ognuno è libero di fare tutto quello che gli piace, senza venire costretto da nessuno.
- Pulcinella
- Ammazzare, rubare, barattarsi un poco le mogli.....?
- Il Professore
- Questo no, e s’intende che ognuno può fare liberamente tutto quello che non è proibito dalla legge.
- Il Dottore
- Dunque anche nel regno della libertà ci sono questi impicci delle leggi e delle proibizioni?
- Il Professore
- Come potrebbe sussistere una nazione senza leggi?