Pagina:Diario del principe Agostino Chigi Albani I.djvu/71

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datosi l’ambiente, si venne tra questi alle mani ed uno studente restò ferito. Grande fu la commozione di tutta la classe studentesca per questo fatto; il giorno 22 a mattina gli scolari in numeroso gruppo obbligarono vari professori a recarsi in carrozza con otto dei loro al Palazzo di Montecitorio per richiedere da Monsignor Tesoriere sodisfazione per l’insulto loro fatto dai soldati di finanza, mentre gli altri, in numerosa truppa, armati di bastoni, attendevano minacciosi sulla stessa piazza. Il Tesoriere cercò acquietarli, assicurandoli che si era ordinato il processo dei soldati, ma questi non si dettero per vinti. Nel dopopranzo tornarono di nuovo a riunirsi nei cortili della Sapienza, e, credendo soldato travestito un passante, lo bastonarono di santa ragione coi loro noderosi randelli; nè deposero la loro attitudine di minaccia, se non quando il Segretario di Stato fece arrestare i soldati provocatori.

Il principio d’autorità era minato, la dissoluzione si avanzava. Nei conventi perfino spirava il vento della ribellione.

«12 Giugno 1827. Il discorso del giorno è una battaglia seguita l’altro ieri tra i frati cappuccini nel loro refettorio, per mettere fine alla quale si assicura che fu necessario chiamare buon numero di carabinieri. Si dice che vi siano 7 od 8 feriti dai piatti e boccali, che furono le armi con le quali si combattè. Per quanto non si sappia positivamente qual fosse la cagione di tale disgustoso avvenimento, la voce più comune si è che sia stato un malcontento in genere e non recente contro il governo del loro generale Micara

Il giorno in cui in tutto il popolo fosse penetrato questo nuovo sentimento, il Governo pontificio doveva inesorabilmente cadere e per sempre.


La sede vacante per la morte di Leone XII.


Dopo il lungo e procelloso pontificato di Pio VII, spentosi nell’agosto del 1823, era stato innalzato agli onori della tiara il Cardinal Della Genga, che prese il nome di Leone XII.

Questi, persuaso in cuor suo che l’ultime traversie del Papato fossero state causate dalle idee liberali, che s’erano diffuse in