Pagina:Diario del principe Agostino Chigi Albani II.djvu/118

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A. 1851 — 118 —

struire una piccola Cappella molto elegante e ben ornata che ier l’altro fu aperta alla devozione del pubblico.

Martedì 10. — Questa mattina sulla piazza del Popolo, per sentenza di un Consiglio di Guerra intieramente francese, sono stati fucilati due soldati pontifici incolpati di aver ucciso a tradimento due militari francesi. — Un Editto della Segreteria di Stato, pubblicato oggi, annunzia che tutta la carta monetata, la quale è ora in circolazione, sarà supplita da altrettanti Boni aventi corso coattivo, come moneta legale, a norma delle precedenti disposizioni.

Lunedì 16. — Ieri sera il Sig. Marco Evangelisti, Cancelliere del Tribunale della Consulta, per la strada della Pedacchia fu aggredito e ricevè una ferita di stile nel basso ventre, per la quale dà molto a temere della sua vita1. — È accaduto che in alcuni sigari da fumare è stata introdotta della polvere fulminante e qualcuno dei fumatori ha dovuto rimanere offeso per la detonazione.


LUGLIO


Martedì 1. — Un supplemento al Giornale di Roma di oggi porta un preventivo dello Stato, pubblicato dal pro-Ministro di Finanze per il corrente anno 1851, il di cui consolante risultato si è un deficit di scudi 1,756,000 e qualche centinaio!!2

Mercoledì 2. — Oggi dopo pranzo il Capitolo di S. Pietro, partendo dalla Chiesa sua filiale di S. Caterina della Rota, è andato processionalmente a S. Agostino, ove con gran solennità, per mano del Card. Mattei, ha coronato la Statua della Madonna detta del Parto che vi si venera. — Si dà per sicuro che domani il re di Napoli, sbarcando a Porto d’Anzio, possa andare a fare una visita al Papa a Castello3.


  1. Morì il giorno dopo. Confr. Diario Roncalli vol. 2° parte 2ª pag. 248.
  2. A questo deficit si rimediò in un modo semplicissimo: in data del 22 dello stesso mese con un Editto vennero imposte nuove tasse che fecero inalzare alte grida dai poveri contribuenti.
  3. La visita venne realmente fatta: Sua Santità, che si trovava, come soleva sempre in estate, nella Villa regale di Castel Gandolfo, fece all’Ospite grandi feste, costringendolo a trattenersi colà per ben tre giorni.