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Pagina:Diario del principe Agostino Chigi Albani II.djvu/130

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A. 1854 — 130 —

Mercoledì 29. — Oggi è giunta la triste notizia che il Duca di Parma è stato ucciso con più d’un colpo di pugnale nel basso ventre, per cui non è sopravissuto, per quanto si dice, che sino all’indomani. S’ignorano i dettagli dell’atroce fatto.


LUGLIO


Sabato 1. — Il noto Grandoni, condannato (per quanto si dice) alla pena capitale come uno dei principali correi dell’omicidio di Rossi, benchè il tenore della sentenza sottomessa al Papa ancora non si conosca, si è data la morte in carcere strangolandosi con una cravatta.

Sabato 22. — Questa mattina alla Bocca della Verità è stato giustiziato col taglio della testa un tal Santo Costantini, condannato (come Grandoni suicidato) come uno dei rei principali dell’omicidio Rossi e disgraziatamente è morto impenitente. L’esecuzione è stata alle 6, ma, non ostante, il concorso degli spettatori è stato grande1.

Lunedì 24. — Ier l’altro fu denunziato un caso di colera nell’ospedale di S. Spirito, per quanto i medici non siano concordi nel loro parere sul medesimo. Oggi poi colla posta si è avuta la notizia di alcuni casi accaduti a Napoli in seguito di che è stata ordinata la quarantena al confine tanto di terra che di mare2.


OTTOBRE


Giovedì 12. — (Ariccia) Alle ore 9,30 antimeridiane è giunto da Roma il Papa, ed è smontato al principio del ponte verso Albano, ove sotto una tenda erano ad attenderlo il Card. Altieri, Presidente di Roma e Comarca col Consiglio amministrativo e le Magistrature di Albano, Ariccia e Genzano

  1. Dopo le ultime rivelazioni a proposito dell’uccisione di Pellegrino Rossi, non è più il caso di parlare del Grandoni e del Costantini, quali autori dell’efferato assassinio; confr. E. Del Cerro - Cospirazioni romane - Voghera 1899 pag. 155-217
  2. Il morbo imperversò per vari mesi, mietendo un gran numero di vittime.