Pagina:Diario del principe Agostino Chigi Albani II.djvu/33

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— 33 — A. 1848

al più presto, — Si sono ricevute da Napoli nuove di un gran trambusto cominciato colà sabato sera, e continuato tutta la giornata di Domenica. Il motivo, o pretesto, è stato il non volersi la Camera dei Pari, che doveva adunarsi, come l’altra dei deputati, il giorno 15, cioè Lunedì. I risultati, che si conoscono sono combattimenti tutta la Domenica tra la truppa di linea, la Guardia Nazionale in qualche parte, ed in qualche parte il popolo; la soccombenza almeno per ora della Guardia Nazionale e la sua dissoluzione, la dimissione del Ministero e l’incarico dato al Principe di Cariati di formarne uno nuovo; la proroga di un mese per l’apertura delle Camere; Napoli è in istato d’assedio.1

Giovedì 18. — Oggi sono cominciate le operazioni elettorali nei 6 collegi di Roma (come in tutto lo Stato), ma essendo mancato il tempo non si sono potuti compire tutti gli scrutini per la nomina dei presidenti e degli scrutatori.

Venerdì 19. — Oggi si sono continuate le operazioni elettorali, ma per quanto si sente, l’elezione dei Deputati non ha potuto aver luogo, non avendo alcuno dei candidati riunito la maggiorità dei voti necessari. — Mons. Corboli-Bussi ha data la sua dimissione dalla carica di Segretario della Congregazione sugli affari ecclesiastici straordinari; ma il Papa (per quanto annunzia la nostra Gazzetta di oggi) non gli ha accordato che un temporaneo riposo.

Sabato 20. — Oggi nei 6 collegi elettorali di Roma si è compita l’elezione de’ Deputati, e sono stati nominati il principe Borghese, il Conte Mamiani, e gli Avv. Sturbinetti, de Rossi, Lunati e Ciccognani.

Domenica 21. — Oggi è partita la contessa Lützow e tutta la famiglia per Civitavecchia ove è attesa dal vapore inglese che deve trasportarla a Trieste.

Lunedì 22. — Oggi il Papa è uscito a passeggiare, il che non aveva fatto da un gran pezzo, e solo oggi a otto andò ad un Triduo a S. Maria Maggiore. Ieri sera si è festeggiato

  1. Il vero ispiratore di queste dimostrazioni fu il re, che non ebbe scrupolo di allearsi coi lazzaroni per riuscire nel suo intento liberticida.