Pagina:Diario del principe Agostino Chigi Albani II.djvu/46

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A. 1848 — 46 —

e Pesaro, da lui chiamato a Roma, formerà parte della nuova combinazione ministeriale. L’avv. Sereni di Perugia, Presidente del consiglio dei Deputati che fu gravemente insultato Martedì sera dall’attruppamento popolare nel ritornare da Monte Cavallo, ha dato la sua rinunzia, ed è partito da Roma.

Venerdì 4. — Il Principe Aldobrandini, comandante la guardia civica, ha dato la sua dimissione. Si dicono partiti da Roma segretamente i cardinali Lambruschini, Antonelli, Ferretti e della Genga e qualcuno vi aggiunge anche cardinale Mai.

Domenica 6. — Oggi dopo pranzo è stato affisso un proclama del Ministro delle Armi, che annunzia l’occupazione di Ferrara fatta da un corpo Austriaco, che si dirigeva anche ad occupare Ravenna e, si dice, anche Bologna; e invita tutti ad accorrere alla difesa formando un campo alla Cattolica ecc. Ciò ha prodotto una grande agitazione del popolo, che ha cominciato a far sortire dal corso tutte le carrozze con generale timore e apprensione. Si prevedeva per questa sera qualche strepitosa dimostrazione popolare; ma non ha avuto luogo. Si dice solo che della gente si sia recata al palazzo Colonna, ove abita l’Ambasciatore di Francia.

Lunedì 7. — Oggi è stata affissa una Protesta a nome del Papa, sottoscritta dal Card. Soglia contro l’occupazione delle Legazioni per parte dell’armata austriaca, e in essa Protesta si dichiara di avere implorato l’aiuto delle Potenze amiche. Si è veduto anche stampato il Proclama del generale Welden, comandante il corpo d’armata suddetto, che è concepito in termini minacciosi. — Benché questa mattina il Conte Fabbri e qualcuno altro individuo del nuovo Ministero siansi presentati alla Camera dei Deputati, non si è veduta annunziata sin qui alcuna nomina ufficiale.

Martedì 8. — Oggi circa le 23 ore si è fatta una dimostrazione popolare preceduta dalla bandiera Francese per presentare all’Ambasciatore di Francia una petizione, munita di molte sottoscrizioni, onde ottenere l’intervento della Repubblica a favore della causa italiana; e la deputazione che l’ha presentata pare abbia riportata risposta bastantemente soddisfacente. Si è pubblicata una nuova protesta firmata dal nuovo Ministero