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Pagina:Diario del principe Agostino Chigi Albani II.djvu/45

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— 45 — A. 1848

oggi, annunziava un Te Deum a S. Andrea della Valle, oggi dopo pranzo in ringraziamento al Signore per gli ultimi gloriosi fatti del Re Carlo Alberto, come conducente alla pace. Si dice però sia stata sospesa questa funzione sino a notizie più sicure dei fatti medesimi, sui quali le notizie di oggi pare abbiano sparsa qualche incertezza, non si sa se fondata o no.1


AGOSTO


Martedì 1. — Questa mattina il consiglio dei Deputati in seguito alle notizie non troppo felici dell’armata piemontese, ha deliberato un indirizzo al Papa, che ha mandato, e si è dichiarato in seduta permanente sino alla risposta; quale però essendo stata che l’avrebbe data questa sera alle 9, il Consiglio si è disciolto. Questa sera essendo andata la deputazione a Monte Cavallo (ove si è recata pure una deputazione del Circolo Popolare con torcie e bandiere) il Papa l’ha ricevuta ed ha data la risposta, che si dice non abbia soddisfatto. L’attruppamento non molto numeroso, nel ritorno da Monte Cavallo andava prorompendo in grida, che (per quanto corre voce) non annunziavano contentamento. Niente di più si è saputo oggi riguardo agli avvenimenti della guerra.

Mercoledì 2. — Questa mattina è stata rinforzata la guardia a tutti i quartieri civici, ed un appostamento di alcune centinaia di uomini alla gran guardia, ove mancando il locale sono venuti a stabilirsi nel nostro cortile verso le 9 antimeridiane e vi sono rimasti sino a circa un’ora di notte. Il conte Mamiani ha dato nuovamente e pare definitivamente la sua dimissione dal Ministero.

Giovedì 3. — Questa mattina è stato affisso (e in più luoghi lacerato poco dopo) una specie di Motuproprio del Papa, in cui si annunzia la definitiva rinunzia del Ministero intiero e che il conte Odoardo Fabbri, sin qui pro-legato di Urbino

  1. Purtroppo i fatti d’arme dei quali si fa qua parola furono disastrosi per l’Italia, nel loro risultato finale; quando furono conosciute le notizie sul vero esito di essi, furono dimenticate le feste progettate ed in tutti subentrò uno scoramento ed una preoccupazione minacciosa.