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A. 1849 | — 66 — |
due uffiziali, uno dei quali suo genero, che pareva si dirigessero verso Napoli; e si aggiunge che molte carte che portava seco siano venute in potere della giustizia1. — Questa sera a Tordinona vi è stata un’altra adunanza per lo stesso oggetto di quella di lunedì sera.
Giovedì 18. — Il Generale Ferrari, comandante della Divisione reduce da Venezia (attesa la rinuncia del Duca Cesarini) è stato nominato Tenente Generale della civica.
Venerdì 19. — Questa sera circa 60 tra granatieri e fucilieri della Caserma Cimarra, in aria minacciosa, sono andati al Ministero delle Armi alla Pilotta, domandando sediziosamente il rilascio del Generale Zamboni. I Dragoni ivi acquartierati si sono opposti, ed avendoli inviluppati ne hanno arrestato un certo numero (su cui, varie sono le voci) e gli altri si sono dispersi, e dati alla fuga. Questo è quanto si è saputo di certo questa sera. Della truppa si è appostata alla Gran Guardia a piazza Colonna e buon numero di Carabinieri al palazzo del Governo, e numerose pattuglie hanno circolato per la città. — E voce che sere sono si suscitasse una rivolta nell’Ospizio di S. Michele a Ripa, e che uno dei Prefetti restasse ferito; ma pare che fosse presto repressa
Sabato 20. — Si assicura che molti altri dei militari, che commisero la rivolta di ieri sera, siano stati arrestati in Roma e fuori. — E nominata una Commissione per giudicare militarmente chiunque tentasse di attentare alla quiete pubblica o a sovvertire l’ordine pubblico attualmente stabilito. Le sue sentenze saranno inappellabili, ed eseguite, dentro le 24 ore.
Domenica 21. — Oggi ha avuto luogo la votazione per eleggere i 12 Deputati di Roma alla Costituente, ed è stata annunziata da una salva di 101 colpi di cannone del Castello. I luoghi designati per le operazioni (cominciate alle 8 della mattina e chiuse alle 7 della sera) sono state il palazzo di Montecitorio, il palazzo Colonna, Campidoglio, la Cancelleria ed il palazzo Salviati. — Dei corpi di guardia civica hanno