Pagina:Diario di Nicola Roncalli.djvu/125

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di Velletri stesso, in numero di circa sei mila tra cavalleria e fanteria.

» I Repubblicani avendo coll’usato loro coraggio caricato due volte alla baionetta le masse nemiche, le costrinsero a ritirarsi e rinchiudersi nella Città, dopo avere lasciato sul campo molti morti, fra cui un capo di battaglione, e 30 prigionieri.

» Arrivato io col corpo di battaglia, verso le ore due pomeridiane, trovai che il nemico rispondeva con vivo fuoco di moschetti e cannoni ai nostri, i quali avevano steso intorno alle mura una catena, la di cui sinistra appoggiavasi alla strada consolare e la diritta alle alture dei Cappuccini. Allora, facendo io rilevare da truppe fresche i soldati della prima brigata, continuai la riconoscenza intorno alle mura, la quale fu vivissima, atteso lo ardore delle nostre truppe. La notte fece sospendere il fuoco sostenuto da nostra parte anche con due pezzi di Artiglieria, collocati sulla strada. In questa azione la nostra perdita fu assai lieve, non contando che pochi uomini fuori di combattimento, fra cui pochissimi morti.

» In seguito si daranno i particolari.

» Salute e fratellanza.

» Il Generale in Capo
Roselli».



«Romani!

»Ieri l’Armata Romana, ad un miglio di distanza da Velletri, ha combattuto con tanta prodezza da risolvere con un solo fatto d’armi le sorti della guerra.