Pagina:Diario di Nicola Roncalli.djvu/161

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I francesi fecero intanto lavori interessantissimi e piantarono le loro batterie d’assedio.

Garibaldi stesso giudicò impossibile ritogliere la posizione.

Alle 7 ant. fu convocato il Comitato segreto. Vi intervenne il Triumvirato. Si potè conoscere che la conclusione era di resistere ad onta dei guadagni che aveva fatto il nemico, mentre quelli non facciano altro vantaggio a lui che il più facile bombardamento della città.

Sterbini ieri fece un partito per far acclamare Garibaldi generale in capo, anche della civica. Riuscì a far fare una dimostrazione al Triumvirato. Molti si opposero.

Bezzi ebbe forti questioni collo Sterbini, e giunse al punto di minacciarlo della vita.

Oggi s’intesero pochi colpi di cannone.

I Francesi poco risposero alle cannonate dei nostri che procurarono di disturbarli dalle loro operazioni.

Ieri sera alcuni deputati rimasero sequestrati nel Campidoglio dalle bombe che cadevano verso quella parte.

Il segretario Angelini, che volle andar via, due o tre volte dovette accovacciarsi in terra nell’esplosione delle bombe.


    starono siffattamente coll’artiglieria le posizioni dei Francesi, nell’interno dei bastioni che li impedirono di proseguire la costruzione della batteria XI sulla cortina, e sol poterono perfezionare gli alloggiamenti, afforzare casa Barberini, ed all’esterno della cinta condurre a fine quelle parti della terza parallela che, intraprese le notti precedenti, non erano ancora terminate. (Torre, op. cit., 11, pag. 244).