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Si diceva questa mane che erano stati diretti varii indirizzi al Municipio, tendenti ad una capitolazione.

Una parte della popolazione è indignata con Sturbinetti per la condotta da lui tenuta.

Vi è scissura e gelosia fra generali dell’armata repubblicana.

Garibaldi vorrebbe l’azione libera.

Per Roma non si vedono altro che materazzi in giro. Tutti gli ultimi piani sono sgombrati e molte famiglie abbandonano le abitazioni che sono più minacciate dalle bombe nemiche.

Ieri s’incominciarono a distruggere alcune carrozze di gala cardinalizie, che sono nelle scuderie della Cancelleria. Questa mattina fu distrutta quella di Tosti.

I Francesi avevano, come si disse, tolta l’acqua Paola. Gli ingegneri romani idearono di servirsi di tale condotto di mina per far saltare in aria una batteria nemica. I soldati del genio si accinsero all’opera; ma i Francesi, nel meglio del lavoro, diedero nuovamente l’acqua al condotto e sette pontonieri romani rimasero affogati.


24. — Ieri, nelle ore pom., si era sparsa voce che il bombardamento nella notte sarebbe stato verso la linea del Corso, avendo i Francesi posto per quella parte i mortai.

La notte però fu passata tranquillamente, ameno di qualche colpo di cannone e fucilate scambiatesi dagli avamposti.

All’alba di questa mane i Francesi scopersero 4 pezzi di artiglieria situati nella notte. Gli artiglieri