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via, di seguirli alle barricate. Quindi un fuggire da per tutto, ed un deserto.

Questa mattina furono presi anche dei frati e preti e condotti alle barricate, non senza insultare alla Civica che, ostinata, vi si ricusava.

Si dice che poco prima del bombardamento il Priore del Gesù e Maria diede un segnale ai Francesi con un razzo. Si aggiunge che dai nostri sia stato fucilato.

Intanto, la popolazione del Corso e d’altra linea, offesa dalle bombe o minacciata, fuggì dalle proprie case cercando ricovero sotto i volti delle scale, delle chiese, delle scuderie. Era quadro commovente veder delle madri, con due o tre figli sugli omeri, fuggir gridando, atterrite dal rombo delle bombe.

Questa mattina l’attacco proseguì sempre vigoroso Alle 7 pom. il fuoco cessò interamente1.

L’Assemblea si riunì al solito. Discusse ed approvò l’intero progetto di Costituzione. Quindi si riunì in Comitato segreto col Triumvirato e Senatore Sturbinetti.

Nulla si potè penetrare. Si seppe solamente che fu spedito un dispaccio al generale Oudinot.

S’ignora se sia in risposta ad un nuovo intimo mandato da questi al Triumvirato od una semplice protesta.

Questa sera alle 8 pom., adunanza straordinaria.

Nell’attacco precedente, oltre 400 e più militi2,

  1. Il Torre dice che cessò verso il mezzogiorno e lo Spada alle tre pomeridiane.
  2. Secondo il Torre i morti e i feriti del giorno 30 sarebbero stati «meglio di cinquecento, più eroi che uomini».