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visita a San Pietro; ma, nell’uscire, fu preso a fischiate.


30. — Nella notte precedente ai 28, in una casa allo stradone di S. Giovanni, numero 33, si scopri un deposito di 200 schioppi da munizione con corrispondente quantità di cartuccie.

Alla fabbrica di S. Paolo, nel mese di novembre, vi erano 400 lavoranti.

Nei tempi della repubblica ne furono aggiunti altri 400 col salario di bajocchi 25 al giorno.

L’assegnamento fissato a quell’edifizio, non sopportando tanta spesa, questi ultimi, dopo un preventivo di 15 giorni, furono licenziati nella sera dei 28.

Alcuni agitatori approfittarono di quella circostanza per spingerli a tumulto. Nel ritornare però a Roma, incontrarono uno squadrone di gendarmeria che faceva una passeggiata militare verso S. Paolo.

Alla Madonna de’ Cerchi videro un battaglione francese che faceva le manovre. Allora dissero: «Avemo capito, avemo, ad antra vorta».

Nella sera il Generale in capo pubblicò un decreto col quale istituì un Comitato speciale di beneficenza, sotto la direzione del generale francese.

Tutti quei lavoranti oggi furono impiegati nei lavori di beneficenza municipali.

Nella sera dei 17. in Orleans, fu carcerato il Principe Bonaparte (Canino), per ordine di quel Prefetto.

Ieri sera vi fu allegria al Caffè Nuovo di uffiziali francesi.