Pagina:Diario di Nicola Roncalli.djvu/409

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21. — Si assicura che al generale De Lamoricière siano stati stabiliti 40 mila franchi al mese e la fornitura per otto cavalli; che siano state poste due carrozze a sua disposizione e un appartamento mobiliato Il medesimo fu dichiarato indipendente nell’esercizio della sua carica, e non conferisce che col Papa.

Nel giorno 17 passò in rivista, nel cortile del Quirinale, la truppa palatina, che era in numero di circa 300, nucleo di 700.

Il generale chiamò in attività i veterani.

I discorsi delle società sono tutti relativi al nuovo generale, comandante in capo le truppe pontificie ed alla nomina di monsignor De Merode a pro-ministro delle armi.

Ai 18 corrente partì il generale Lamoricière per Spoleto, e si assicura che abbia l’idea di adunare colà tutte le truppe pontificie per organizzarle ed istruirle.

Il medesimo chiese al Papa di portare le milizie palatine da 700 a 1200 e n’ebbe la promessa.

Ordinò, intanto, 240 cavalli per l’artiglieria.

Alcuni cardinali disapprovano, senza mistero, il nuovo impegno d’urgenti spese, che andrà ad assumere il Governo coll’impianto di un esercito che riconoscono come inutile nella condizione attuale di cose ed insufficiente sempre per l’offensiva o difensiva.


28. — Domenica, 22 del corrente, il Papa si recò a celebrare la messa nella chiesa di S. Carlo al Corso, dov’è il Crocifisso di Campo Vaccino. Ivi comunicò varie centinaia di devoti che, affollandosi