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1849 39

i popoli della Penisola l’affetto della nostra indipendenza.

» Il generoso popolo di Bologna e delle Romagne, che cacciò gli Austriaci quando pesava ancora su noi il giogo della casta sacerdotale, saprà farlo con maggior impeto ed energia. Lo spirito repubblicano raddoppia le forze del braccio e della mente.

» Forte dell’assenso universale dei popoli, il Governo della Repubblica ha già prese quelle misure, che ne’ momenti supremi salvarono sempre gli Stati dalla schiavitù e dal disonore.

»I1 ministro delle armi parte per Bologna, e da tutti i punti correranno le forze di linea, di civica mobilizzata e volontarii per respingere il nemico. La Toscana unirà i suoi soldati ai nostri, Genova non resterà indolente. Notizie certe di Piemonte assicurano che la maggioranza dell’Assemblea di quel regno è pronta a riconoscere la nostra Repubblica.

» In questi giorni solenni l’Assemblea Nazionale sarà degna del popolo che qui rinviava, e noi faremo un appello a quanti sentono amore di patria in tutta Italia. La fortuna non poteva fare un dono più grato che di presentarci l’occasione di mostrare, che la Repubblica non può essere un nome vano per noi.

» Ogni trama ed ogni assalto de’ nostri nemici interni ed esterni fu per noi cagione di trionfo. Quest’ultimo fatto completerà la vittoria, e la Repubblica sorgerà più rispettata e più gloriosa dopo la battaglia e la cacciata dell’odiato straniero.