Pagina:Diario di Nicola Roncalli.djvu/679

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1870 653

Altro trambusto si verificò verso la Bocca della Verità, dov’erano alcuni popolani con i fucili.

È stato già minato, e già mandato in aria, un ponte della strada ferrata, fuori porta Salara.

Ieri mattina si è pubblicato, dal ministro delle armi, Kanzler, lo stato d’assedio.

Nella sera si videro compagnie di guardia urbana, ossia della riserva, con alla testa un uffiziale in perlustrazione della città.

Varie pattuglie di gendarmeria a cavallo percorrevano le strade con carabine, pistole, ecc.

Le botteghe furono tutte chiuse in prima sera.

Ieri gl’italiani (circa cinque mila) entrarono in Albano e Frascati.


15. — Il corpo diplomatico si è recato in deputazione dal Papa per scongiurarlo di risparmiare una inutile effusione di sangue resistendo.

Anche i principi romani si recarono per lo stesso oggetto.

Il principe Chigi, fin dal 14, andò dal Papa per rimettergli una somma proveniente dall’obolo di S. Pietro; il Papa gli disse che si rassicurasse, poiché, dopo un primo colpo di resistenza, non ve ne sarebbero altri ed esso stesso sarebbe stato il primo a sventolare il fazzoletto bianco di pace.

Intanto, i preparativi di resistenza proseguono; e si assicura che il Consiglio dei ministri insiste per la resistenza.

Però, due legni francesi sono venuti nelle acque di Civitavecchia per imbarcare gli zuavi ed antiboini.