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rito nel riprenderla era affettuoso e dolce, perchè se egli aveva detto parola era solo per venire in aiuto del vecchio Tacleton, ma bastò ad interromperla e farla tacere. Pure nello stesso silenzio eravi un’insolita agitazione che lo astuto Tacleton osservò attentamente ad occhio socchiuso e ricordò poi a tempo e luogo, come vedrete.
Marina non profferì parole nè buone nè cattive, ma rimase tacitamente seduta con gli occhi al suolo come estranea alle cose che si dicevano attorno a lei. Allora intervenne quella buona signora di sua madre, e fece osservare che le fanciulle sono fanciulle, gli assenti, assenti; e che sino a quando vi saranno teste giovani e stordite al mondo avverranno storditezze e fanciullaggini, ed aggiunse due o tre altre sentenze di simile fattura, innegabili. Fece osservare devotamente che sempre ringraziava il cielo di averle dato in Marina una figliuola rispettosa ed obbediente; nella qual cosa, senza tirarne vanto, poteva credere di aver la sua parte di merito. Parlò del signor Tacleton e lo disse moralmente un partito onorevolissimo ed un genero desiderabile da chiunque avesse occhi da guardare. Poscia pigliò un tuono enfatico e proseguì dicendo