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92 i salmi di david

5          Perch’io son pur padrone
     Di quante bestie e belve
     Vanno pascendo in ogni regione,
     Pe’ monti e per le selve.
     Noti mi son tutti i montani augei:
     Ogni fiera campestre,
     Fin entro ’l lor ripar selvaggio, alpestre,
     Ho pronta e ’n man a tutti i cenni miei.
6          Se mi strignesse fame,
     Bisogno non mi fora
     Del tuo, per appagar l’accese brame,
     Nè te ’l direi ancora.
     Però che ’l mondo, e quant’egli contiene,
     È tutto ’n mio potere.
     Soglio io mangiar di bue carne, e bere
     Il sangue uscito a’ becchi da le vene?
7          Presenta sacrifizio
     Di lode schietta e pura:
     E di voti al Sovran il sacro uffizio
     Abbi di render cura.
     E se ti preme aspra necessitade,
     A me dirizza i prieghi:
     Nè fie giammai che d’aitarti i’ nieghi,
     A fin ch’esalti l’alma mia bontade.
8          Poscia, a l’empio converso,
     Dirà: Perchè pur osi
     Narrar le leggi mie col cor averso?
     E’ mie’ patti pietosi
     Recarti in bocca con profana lena?
     Poichè riprovi ed odi
     D’ogni correzion i lacci e’ nodi,
     E gitti i detti miei dietro a la schiena.
9          S’un ladro talor vedi
     A correr dietro a lui,
     Pel suo stile seguir tu muovi i piedi:
     Ed i conforti tui