Pagina:Discorso intorno ad Archimede.djvu/83

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ro ed eleganza, che il problema sembra esser dichiarato co’ calcoli de’ moderni. Ma sia che determini quest’angolo, sia che allunghi l’asse e ricerchi il rapporto delle specifiche gravità, sempre procede con tale franchezza, che tutte le sue proposizioni suppongono e racchiudono de’ massimi e de’ minimi. I primi allungamenti dell’asse hanno per massimo tre quarti del parametro, ed i secondi vogliono questa funzione per minimo, e l’altra di quindici ottavi del parametro per massimo. Se poi degli angoli trattasi d’inclinazione, che fanno stabilità, determina egli tra questi i massimi ed i minimi di quei, che l’asse della paraboloide può coll’orizzonte formare: e così di mano in mano gli venne fatto di stabilire tutte le posizioni, che piglia la paraboloide secondo i diversi rapporti dell’asse al parametro, e quelli delle specifiche gravità del fluido, e di quel solido, che galleggia. Giunsero, egli è vero, questi libri a noi così monchi e sformati, che alcuni credettero opera degna di pregio di mutarne o supplirne in più luoghi le dimostrazioni; ma ciò non ostante sono sì profonde le ricerche di Archimede, e