Pagina:Discorso sopra i divorzj veneti.djvu/31

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XXXI

fende la Religione, imprimendo nel Popolo opinioni cattive. Più, pone i due coniugi in un stato di somma violenza, e pericolo, poiché se elessero lo stato matrimoniale non ebbero per conseguenza vocazione al celibato. Quanto sia difficile la castità della vedova, gli Stessi Santi Padri ve lo attestano. Rapporto al guarito di solo titolo, l'Evangelo afferma che il dono della continenza non è dato a tutti.

È deluso il Precetto del crescite, & multiplicamini, ed anco la Società se ne rissente per il vacuo, che nella Popolazione lasciamo questi divorzi.

L'economia delle famiglie si sconcerta. L'odio fra coniugi o vieppiù si accresce, o almen si mantiene, anzi si propaga anche nel figliuoli, i quali inclinando col loro affetto più al materno che al paterno sangue in ogni visita che fanno alla madre ricevono da essa continuo perfido insinuazioni contro il padre, di modochè arrivano ad odiarlo, del che accorgendosi lo stesso non può a meno di non esacerbarsi, e perder la sua benevolenza verso di loro. Abissus abissum invocat.

Il ben pubblico risuona in più parti del vostro Libro. Talento, e dottrina non vi manca. Confrontate dunque i mali derivanti dall'uno, e dall’altro di questi divorzi, e poi decidete qual sia il peggiore, in qualunque punto di vista religioso, o civile vogliate considerarli.

Ne temete che il rimedio del scioglimento possa far mutar marito, e moglie come cangiansi gli abiti. Potrei rispondervi che è meglio cangiar abito per indossarsene un altro di quello sia venir spogliati di abito, e dovere restar nudi. Ma non dubitate: quando le donne sono costrette a dover ragionar, e calcolar la sanno più lon-


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