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Pagina:Dizionario mitologico ad uso di giovanetti.djvu/219

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Eubea. Avendo sposata la bella Climene, n'ebbe molti figliuoli, tra quali Palamede, uno de' principi greci, che recaronsi all' assedio di Troja. Palamede fu ucciso per gli artifizj di Ulisse e di altri capi dell'armata. Nauplio se ne irritò a segno che cagionò il maggior guasto possibile negli stati de' principi greci. Dopo la presa di Troja, vedendo la flotta de' vincitori sbattuta da una violenta burrasca, fece accendere la notte molti fuochi fra gli scogli, dai quali era circondata la sua isola col disegno di attirarvi i vascelli de' Greci, e di Vederli ivi naufragare. In effetto i vascelli vennero a rompersi contro que' scogli; parte de' Greci si annegò; gli altri avendo a bistento guadagnata la terra, furono uccisi per ordine di Nauplio; ma Ulisse e Diomede, principali autori della morte di Palamede, salvaronsi dalla di lui vendetta, essendo stati gittati in alto mare dalla tempesta. Nauplio ne sentì tanta rabbia che si precipitò nel mare.

Nausicae, figlia di Alcinoo, re de' Feaci. Era una principessa bellissima e molto amabile. Un giorno essendo andata presso un fiume insieme con le sue donne per lavare le sue vesti e i suoi pannolini, vide sulla spiaggia Ulisse, il solo che aveva campato dal naufragio. Era egli cosi difformato dagli spumosi urti del mare che le compagne della principessa furono sorprese da spavento, e presero la fuga. La sola Nausicae lo attese senza scommuoversi. Ulisse le parlò da lontano, chiedendole degli abiti onde cuoprirsi, e pregolla di additargli la strada della citta. Nausicae richiamò le sue donne, fecegli dare degli abiti, ed ella medesima lo condusse seco.