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al palazzo del re suo padre; ma in avvicinarsi alla città, lo consigliò di distaccarsi da lei, e di seguirla da lungi per prevenire la maldicenza. Giunto egli al palazzo, Nausicaa lo presentò al re. Ella aveva manifestato sentimenti molto favorevoli per Ulisse. Piacesse a Giove, diss' ella, che lo sposo a me destanato avesse le fattezze di questo straniero; ch'egli si contentasse di soggiornare in questa isola, e che vi fosse felice! Dicesi ch' ella sposò Telemaco, figlie di Ulisse, e che n'ebbe un figlio.
Neleo, figliuolo di Creteo e della ninfa Tiro. Discacciato dalla Tessaglia da suo fratello Pelia, fu costretto ricoverarsi nella Laconia, ove fondò la citta di Pilo. Quando si vide bene stabilite, recossi ad Orcomene per isposar Cleri, figliuola di Amfione, dalla quale ebbe dodici figliuoli, che accrebbero molto la sua potenza, Superbo di sì numerosa famiglia, osò far la guerra ad Ercole, collocandosi con Augia contro questo eroe; ma Ercole venne a saccheggiar Pilo, ed uccise Neleo con undici suoi figli. Il giovine Nestore solamente fu risparmiato e poste in possesso del regno di suo padre, perchè non aveva voluto unirsi agli altri suoi fratelli.
Nemea, figlia di Àsepo, o secondo altri, di Giove e della Luna, diede il suo nome ad una contrada del paese degli Argivi, ov' era una vasta foresta, famosa per il lione ucciso da Ercole. Questo lione di una smisurata grandezza devastava la contrada. Ercole, non ancora di sedici anni, assali questo mostro, vuotò il suo turcasso contro questo animale, la cui pelle era impenetrabile, e ruppe su di esso la sua clava di ferro; final-