Pagina:Dizionario mitologico ad uso di giovanetti.djvu/254

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Perifa, re di Atene, fecesi talmente amare da suoi sudditi che meritò di esser adorato come lo stesso Giove, la qual cosà irritò talmente il padre degli dei che voleva, con un fai mine, precipitarlo nel Tartaro; ma ad intercessione di Apollo, si contentò trasformarlo in aquila» e ne fece anche il suo uccello favorito, serven* dosene per attraversare l’aria ♦ Gli affidò la custodia del suo fulmine, e lo costituì re degli uccelli’»

Perseo, figliuolo di Giove e di Danae. Aerisi©, pa* dre di questa principessa, avendo inteso dall’oracolo che dovea perire per mano di suo nipote, fece rinchiudere Danae, sua unica figlia, in una torre di bronzo, ri* soluto di non maritarla. Giove invaghitosi di questa vaga donzella, si trasformò in pioggia d’oro e così disco* se in questa torre * Acrisio informato della gravidanza di Danae, la fece esporre sul mare in balia delle onde. Ella ciò non ostante salvossi, essendosi ricoverata pres* so Polidetto, re della isola di Serifo, ove si ebbe cura di lei e di suo figliuolo che fu nominato Perseo ♦ Polidetto essendosi innamorato di Danae, cercò di allontanare il di lei figlio g& grande, cui incaricò di combattere le Gorgoni, e di recargli la testk di Medusa. Perseo, amato dagli Dei, ricevette, pel buon esito di questa spedizione, lo scudo di Minerva f P elm# di Plutone e le ale di Mercurio * Vinse’ le Gorgoni,. ’ %oncò la testa a Medusa. ’

Montate sul Pegaso, attraversò gli spaz) immensi dell’aria, %d arrivò nella Mauritania, ove regnava il famoso Atlante, che gli niegòla ospitalità * Perseo ne lo punì all’istante: lo pietrificò mostrandogli ia testa di Medusa a lo cangiò in quel monte, che porta oggidì

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