Pagina:Dizionario mitologico ad uso di giovanetti.djvu/271

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iuttfaooi sfòrzi per «posarla. Sfeffiro, di tao ordine,, biniportò’in uo> palazzo delizioso v ov’ella sentirà del» si dilettevoli.,. e vL era servita da. ninfe inrisibili.

  • amante le ii> accosta va: in tempo- dL notte -, e par*

ìse* allo spuntar del giorno, per non esser da lei Conosciuto, pregandola f cìic fosse contenta di non re* derfo— Ella’ però desideravi i conoscerlo. Una notte uten* tre Cupido dormitale a fianco, alzossl cosY destramente v ch v egli non»i dettò; acceso la lampa**, e mirò. Cupi* 4b-£. ma -una gocci <yh. di olio sgraziatamente caduta ad* '|i questo dio, lo ivtìglìò. sul: momento. Egli invo» istante» rimproverandole* la. sua. diffidenza. Psi*Jtó,l>lev«i allora uccìdersi per. disperazione, ma ne fu iinn|l)|a dallo* stesso* invisibile amante Ella non risparik-l&ka per rinirenirlo: ricorse a Venere y ma costei «rad. adirata l’contro Psiche, perchè co* le sue attrattive aveva avuto l’ardire di sedurre la- stesso Amore. La do* non. contenta di averta maltrattata con, parole, le diede in preda alla Triaca*» ed dia Solitudine, ehe U tormentarono molto:. e per appagare il suo sdegno, le impose de* travagli superiori alle* sue forse Ord inolle eli attinger accrna- da un, fonte custodito da furiosi drago* mi; di: recarsi ia luoghi inaccessibili per prendere «a fiocco

  • di lana derata d* alcuni montoni:, CTOkjeolbvano.

ell sceverare ia brevissimo tempo ciascuna spezie di gra* si in mezzo* ad un» mucchio bea grosso, ia cut ve n f jera dì tutto le> specie * Psiche solere» tutte queste fati* fA* i ma l’ultima fu per lei lai pio; penosa, e vi sarebbe soggiaciuta senza Pajttto di Amore* La dea le impose di discendere nell’Inferno ed impegnar Proserpina

  • riporre una particella della stia belletta dentro w