Pagina:Dizionario triestino (1890).djvu/24

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tetto, alticcio, altoccio; far alto e basso, met. far le minestre, — far tutte le minestre: — „ Quando non c’ è il presidente il segretario fa tutte le minestre;“ tignirse alto, alzare la mira; stare in sul tirato: — „ Voleva comperare quel cavallo, ma non se n’ è fatto niente perchè il venditore tiene troppo alta la mira.“

Altramente, avv. altramente, altramente, altrimenti.

Altro, agg. altro, differente, diverso; sm. restante, rimanente, rimanenza; dei altri, altrui: — „ La roba dei altri no bisogna tocarla. = La roba altrui non bisogna toccarla;“ la roba dei ultri, in forza di sost. l’altrui. — nBisogna rispettare l’altrui;“ se no ti ga altro, se non hai altri moccoli: — „Se no ti ga altro no ti farà gnente. = Se non hai altri moccoli puoi andare a letto al buio;“ volerghe altro volerci’ altro che chiarata — essere altro male che di biacca; altro che altro ci è di là, in oltre, assai più; altro che, fuorché, se non che; se no altro, almeno, intanto, per lo meno, se non altro.

Altroieri, avv. ier’l’altro.

Aluder, va. accennare, alludere.

Alusion, sf. allusione; che allude, che fa allusione, allusivo.

Alvear, sm. alveare, alveario, apiario, arnia, bugno, bugnolo, cassa; poet. cubile; chi ha cura dell’alveare, apiaio.

Alzada, sf. alzamento, alzatura, alzata; levata; de alzada, m. avv modo de’ giuocatori di bocce — a colombella.

Alzamento, sm. alzamento, elevazione.

Alzana, sf. t. mar ansiera.

Alzar, va. e vn. alzare, innalzare; aumentare; colombellare; fermentare; lievitare; levare; sollevare; tagliare; poet. attollere; alzar un poco, sollalzare; tornar alzar, rialzare, risollevare; alzar se tuto in t’un scosso, azzillare; alzar de peso, alzare di soppeso; alzarse in ponta de pie, rizzarsi sulle punte de’ piedi.

Alzeta, sf. basta, sessitura.

Alzo, sm. t. de’ calzolai — alzamento, alzata, alzo.

Amaestrada, sf. addestrata, ammaestramento, ammaestrata, ammaestrazione.

Amaestrador, sm. addestratore, ammaestrante, ammaestratore.

Amaestrar, va. addottrinare, addestrare, ammaestrare, assuefare, esercitare, istruire; met. imbeccare; render cauto, render destro; amaestrar un cavai, maneggiarlo.

Amalgamar, vn. ’amalgamare.

Amante, sm. amante; sf. amata: — „Di quella coppia sfortunata l’amante fu ucciso e l’amata finì in un manicomio.“

Amar,“ vn. amare, essere affezionato, portare affezione, voler bene; amar senza secondi fini, amar platonicamente; amar con secondi fini, amare sensualmente.

Amareza, sf. amarezza, amaritudine.

Amarizar, va. e vn. amareggiare, amarire, amarizzare; met. affligere, disgustare.

Amarizo, agg. e sm. amaretto, amaricante, amariccio, amarino, amarognolo.

Amaro, agg. amaro; sai amaro, sale amaro, — solfato di magnesia; dopo ’l dolze vien V amaro, loc. prov. dopo il dolce vien l’amaro, — dopo il miele viene il fiele; l’amaro tientelo caro — aforismo famigliare — l’amaro tienlo caro; no se poi iniutir amaro e spudar dolze, loc. prov. chi ha dentro amaro non può sputar dolce, — chi ha dentro il fiele, non può sputar miele; el pan dei altri xe amaro, met. il pane degli altri è troppo salato, — il pane degli altri ha sette croste, — e col divino poeta: Tu saprai sì come sa di sale Lo pane altrui, e com’ è duro calle, Lo scendere e ’1 salir per l’altrui scale. — Par. XVII.

Amarotico, agg. amarognolo, amarulento; sm. amarume.

Amasar, va. accumulare, adunare, ammassare, ammassicciare, far massa.

Ambasiata, sf. ambasciata imbasciata; ambascieria.

Ambasiator, sm. ambasciadore,