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MAN — 248 - MAN

— chi tutto vuole, di rabbia muore, — chi troppo tira, la corda si strappa, chi troppo mangia, scoppia, — chi troppo abbotta, sbotta, — chi troppo vuole niente ha; un da gnente venezian col manigo de argento, v. argento; trovar el manigo a la farsora, v. farsora; butar el manigo drio la manera, e far col manigo de la manera, v. manera.

Manigoldo, sm. abbaruffatore, furfante, mascalzone.

Manigon, sm. manicona: — „ Giubba con manicone tanto fatte;“ manicone: — „Mannaia con un manicone che pare l’asta di Golia.“

Manipolador, sm. manipolatore

Manipolar, va, manipolare.

Manipolazion, sf. manipolazione.

Maniza, sf. maniglia; spagnoletta; manicotto; maniza del trapano, menarola.

Manizar, va. maneggiare; vnp. adoperarsi, industriarsi, — darsi le mani attorno.

Manometer, va. alterare, guastare, manimettere, manomettere, sciupare.

Manovrar, va. manovrare

Manriversa, sf. manrivescio, manrovescio, marrovescio.

Mansion, sm. indirizzo, soprascritta.

Mantel, sm. mantello: — „Un cavallo di mantello incomprensibile.

Mantignir, vn. alimentare, sostentare; mantenere.

Mantignuda, sf. concubina, druda, mantenuta.

Mantilia, sf. mantelletta, manlellina, mantiglia.

Manual, sm. manovaldo, manovale; agg. manuale; fato de manual, met. abborracciato, acciabattato, — fatto colle gomita.

Manuela, sf. manovella.

Manutenzion, sf. manutenzione.

Manzeto, sm. birracchio, giovenco.

Manzo, sm. bue — pi. i buoi; il Berni lo chianò, per giuoco: uccello di S. Luca; fem. scherz. buessa: — „La trippaiuola è una buessa stomachevole;“ met. bastracone, corpulento; atticciato, robusto, tarchiato; tozzo; bue giovane che ha lasciato i dentini: manzo; di bue, o di manzo: boccino, bovino; prestare verso pagamento i propri buoi ad alcuno perchè lavori con essi le sue terre: dare a giovatico; al mazelo va più vedei che manzi, pròv. al macello va più capretti giovani che vecchi; serar la stala dopo che xe scampadi i manzi, prov. chiudere la stalla dopo che son fuggiti i buoi, — tardi è la mano al messere quando il peto è fuora, — tardi s’avvede il ratto quando si vede in bocca al gatto; no meter el caro avanti i manzi, v. caro.

Mar, sm. mare, e per sim. gran fonte; poet. ponto; del mar, equoreo, marino; mar morto, maretta sorda; omo de mar, uomo di mare; colpo de mar, colpo di mare; bagni de mar, bagni di mare; mal de mar, male di mare; mar grosso, met. marina torba; prometere mari e monti, met. promettere mari e monti; zercar per mar e per tera, cercare per mare e per terra, — rovistare cielo e terra; loda el mar- e tienfe a la tera, m. prov. loda il mare e tienti alla terra; negarse in mar grando, prov. nel mar grosso si pigliano i pesci grossi, — nelle grandi acque si pigliano i pesci grandi, — va al mare se vuoi ben pescare; portar acqua in mar, v. acqua.

Marameo, avv. no.

Marangon, sm. falegname, legnaiuolo, maestro di legname; marangone.

Marangonar, va, lavorare, o meglio: lavoracchiare da legnaiuolo.

Marantiga, sf. brontolone, noioso, schizzinoso; e detto di donna: scagnarda, scanfarda, segrenria; veda marantiga, zitellona; aver la marantiga in góla, met. avere un ciabattino giù per la gola, —avervi un rampichino.

Maraschin, sm. maraschino.

Maratola, sf. zi. averla minore, o piccola

Maravea, maraveia, sf. maraviglia, meraviglia, stupore; meraviglia eccedente — od anche altra azione smorfiosa: squasilio; far maravea, da-