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Pagina:Dizionario triestino (1890).djvu/442

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STI - 441 — STO

Stivar, va. assolare: — „Lo trovai elie assolava un paniere di fichi;“ stivare: — „ Stiva que’panconcelli.“

Stiza, sf. bizza, collera, rabbia, rovella, rovello, stizza.

Stizada, sf. avviatura, sbraciata: — „Dà un po’ una sbraciata a quel caldano;“ arrovellamelo; stizza.

Stizado, agg. adirato, incollerito, stizzito; avviato.

Stizar, va. attizzare, avviare, sbraciare: — , Attizza un po’ il fuoco.“ — „Maria ? sbraciami il caldano;“ aizzare, arrangolare, stizzare stizzire, stuzzicare: — Ragionamenti che stizzano “ — „Cercava di stuzzicarlo per levarli di bocca qualche appiglio, il mestone;“ vnp. adirarsi, imbizzirsi, incollerirsi; eccitare, fomentare, — aggiugnere, o mettere legna al fuoco: — „Lo eccitava, lo eccitava, e la conclusione si fu che ne toccò alquante;“ stizarse rabiosamente, arrovellarsi; stizarse per qualcossa che se desidera assai, agazzare.

Stizeto, sm. tizzoncello, tizzoncino: — „Accogli de’ tizzoncelli che s’ha da far fuoco;“ fumaiuolo: — „ Suvvia, togli quel fumaiuolo ci affumica come tante arringhe.“ Stizo, sm. tizzw, tizzone, stizzo, stizzone; stizo che fa fumo, fumacchio, fumaiuolo.

Stizoso, agg. colleroso, cruccevole, stizzoso.

Sto, agg. cotesto, questo; e per aferesi: sto.

Stocada, sf. cenciata, frustata, — motto arguto, o pungente, stoccata; dar una stocada, che’ taluni dicono pure: dar una ficonada, m. de’ cacciatori: tirare in arcata: — „Go da una stocada. = Ho tirato in arcata. “

Stocadina, sf. stoccatella, stoccatina.

Stocar, va. t. delle sarte: increspare, pieghettare; t. de’ cacciatori: lo stesso che dar una stocada, v. stocada.

Stoco, sm. chiodo, debito, gricci a.

Stomacai, agg. stomacale, stomachico, stomatico.

Stomigada, sf. stomacaggine: — „Si fu in causa d’una stomacaggine che non volle mangiar ostriche.“

Stomigar, va. e vn. stomacare; met. infastidire, stuccare.

Stomigaria, stomighezo, sf. sm. indecenza, sporcizia: — „La sola presenza di quell’individuo è una sporcizia;“ bruttura, laidezza, nefandezza, oscenità: — Racconta nefandezze che farebber arrossire un lanzichinecco;“ baggianata, citrulleria, corbelleria: — „Commedie che son proprio baggianate;“ acqua pazza, broscia, sbroscia: — ,’Vollero cibarsi all’osteria, e ingoiarono una broscia che Dio ci difenda.’

Stomigheto, sm. stomacuzzo.

Stomighin, agg. e sm. v. met. boccuccia, schifiltoso, schifo: — -(Dopo il parto è diventata una boccuccia che non vi dico.“

Stomigo, sm. stomaco, ventricolo. Quello de’ ruminanti è formato di quattro cavità che vengono considerati come altrettanti stomachi: il primo di questi si chiama: digrumale o rumine; il secondo: cuffia o reticolo; il terzo: centopelle, o foglietto, o omaso; il quarto: abomaso, o quaglio; boca del stomigo, bocca dello stomaco; contro stomigo, contro stomaco, o sopra stomaco; cativo stomigo, met, stomacaggine: — „Mi sento una certa stomacaggine, favoriscimi un bicchierino d’assenzio; “ colpo in tal stomigo, stomacata: — „Oon una stomacata lo spianò al suolo;“ far stomigo, stomacare — se noi si stomaca chi si sia, e: commuovere, fare stomaco, venire a stomaco, — avere gli stomachini, o avere gli stomacuzzi — se ad altri viene da solo il turbamento di stomaco; aver sul stomigo, aver l’incendito, e aver sul stomigo, met. avere sulle braccia: — „Oon due famiglie sulle braccia e bravo a cavarsela come fa;“ aver sul groppone: — „Ha cinquant’anni sul groppone, lo sposino;“ cascar el stomigo, met. andar via lo stomaco; far