Pagina:Dodici monologhi di Gandolin.djvu/75

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il signore che pranza in trattoria 69

lascia gocciare, rimette, ritappa. Rimescola l’insalata, macchiandosi la manica e ripulendo. Mangia.... L’insalata è cattiva: la respinge.

Chiama il cameriere. Manda via tutto e ordina una tazza di caffè, raccomandandosi che sia buono.

Caffè. Mette tre pezzi di zucchero con solennità. Fa versare e con la mano indica: basta. Rimescola e beve sorseggiando. Trangugia un bicchierino di cognac tutto d’un fiato: poi ripiglia il caffè a sorsetti, scottandosi.

Cava un lungo portasigari. Estrae un sigaro virginia, deponendolo sopra la tavola. Chiude il portasigari e lo rintasca, con colpetto di mano, per accertarsi che è andato bene a posto. Estrae la paglia dal sigaro, collocando il virginia sopra l’apposito candeliere. Colpetto sulla tasca per sentire se ha cerini. Estrae la scatolina e la scuote per accertarsi che contenga fiammiferi. L’apre. Il primo cerino si spegne. Quanto al secondo, salta via la capocchia, che gli brucia l’indice. Se lo succhia.

Col terzo cerino, chiuso con grande precauzione tra le due palme delle mani, accende la candela. Aspetta. Guarda se il si-