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Quindi per una lunga scala a varie tese formata si porta sul oonvento: osserva i diversi corridoi, che formano una specie di croce latina: ammira la decenza con cui è tenuto, il sacro silenzio che vi regna, la semplicità delle celle, e la modestia dei religiosi. Finalmente si apre un finestrone, che corri sponde a levante, e passa nell'ameno glardino. Ed oh, al primo aspetto, quale sorprendente spettaco lo si presenta agli occhi suoi un dolce contrasto tra la bella natura, e i prodotti dell’arte rendono quest’apriea collina la più deliziosa dimora. Cam mina egli per un lungo viale, detto Torrione, che insensibilmente si eleva. Nell’estremità di questo vi mira una sacra Gona, nella quale i marinari te­ nevano nei primi tempi continuamente acceso un gran fanale, che loro serviva di guida nelle notti, trovandosi in alto mare. Vede quindi il giardino, il quale con vari, e moltiplici viali inghirlandati di arboscelli frondosi, uno all’altre sottoposto, scende alla pianura. Poscia rivolgendo lo sguardo intorno, ammira verdeggianti selve, amene campagne, col­ line dilettevoli, la vastissima pianura della Provin­ cia di Bari e di Lecce, le diverse Città, il mare Adriatico, ed il rinomato Gargano, che sta sempre a vista. Tra la moltiforme scena de’colli, e dei piani, de’ monti, e del mare, e tra la variopinta Famiglia de’ Fiori ascolta il dolce canto degli ar