al medesimo il detto locale tostochè sarà l’affitto terminato. Il Ricevitore — Antonio Caputi.
Il Convento e la Chiesa furono ritrovati dai Padri quasi in quello stesso stato in cui fu lasciato,
e ciò per la cura, per lo zelo e per l’assistenza
del venerando padre Francesco, il quale per le sue
cristiane virtù ha meritato certamente gli eterni riposi. Forse alle sue sante preghiere presso l’Altissimo si deve il miglioramento di questo Santuario e l’invenzione dell’effigie della SS. Vergine,
di cui se n’era perduta ogni memoria.,
Dopo l’istituzione del Camposanto piangea inconsolabile questo fedelissimo Servo di Dio, pensando,
che dopo la sua morte, la sua spoglia non dovea riposare nella chiesa di S. Maria degli Angeli, insieme colle venerande ceneri degli altri suoi confratelli religiosi già trapassati all’eternità; percui
spesso si portava innanzi alla gran Vergine, e colle calde sue lagrime e con infocati sospiri, che, si
sprigionavano dal cuore, dicea: Oh Maria, oh Madre di Dio! Madre della grazia divina, quale dispiacere io ti ho dato, se dopo di averti servita
per tanti anni, alla mia morte me ne discacci dal
la tua casa? Sì, confesso, ho peccato, ma perdona, o Madre, al fallo mio; le mie colpe sono parti
della mia fragilità, e non già mancanza di affetto
e di divozione, mentre io ti ho amato, ti amo e
ti amerò finché avrò’ vita, quale Madre di Dio e