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218 don chisciotte.


Gran desiderio rimase nel Cavaliere della Trista figura di sapere chi fosse il padrone del fardello, conghietturando dal sonetto e dalla lettera, dalle monete d’oro e dalle fine camice, che dovesse essere un ricco innamorato, condotto a qualche disperata risoluzione dagli sdegni e dai mali trattamenti della sua signora. Ma non vedendosi alcuno in quelle deserte e dirupate balze a cui averne contezza, non curò di altro che di seguitar la sua via lasciandosi condurre a voglia di Ronzinante, dove cioè la povera bestia potesse andare, sempre colla immaginaria fiducia che non gli potesse mancare fra que’ dirupi qualche nuova e strana ventura. Proseguendo adunque il cammino immerso in questi pensieri vide sulla cima di una montagnuola che se gli offriva allo sguardo, un uomo che andava