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e spelato, e quel divorare con tanta ingordigia quando per buona sorte venga il letterato ammesso a qualche banchetto. Ma battendo costoro la strada aspra e difficoltosa che ho dipinta, qua inciampando, cadendo di là, costà rimettendosi, e tornando quivi a cadere, pervengono pur finalmente a conseguire l’oggetto proposto: ed in fatti abbiamo veduto che molti letterati, dopo essere passati per queste sirti e per queste cariddi, portati a volo da una propizia fortuna, riescirono finalmente a poter governare e comandare nel mondo; mutata la fame in sazietà, in refrigerio il freddo, la nudità in ricchi vestiti, il letto di stuoia in morbide piume ed in sontuosi damaschi: premio giustamente attribuito al merito loro. Contrapposte però dopo tutto questo, e messe a paragone le corporali loro fatiche con quelle del guerriero, restano di gran lunga al di sotto, come ora m’impegno di dimostrare„.