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CAPITOLO XIX.


Avventura del pastore innamorato, con altri veri e graziosi successi.


DD

i poco si era don Chisciotte scostato dal paese di don Diego, quando si avvenne in due persone vestite a foggia di chierici o di studenti accompagnate da due contadini, tutti portati da cavalcature dalle orecchie lunghe. Uno dei giovani studenti aveva con sè un portamantello di panno con tela bottana verde, il quale per quanto si seppe poi, non altro conteneva che qualche abito e due paia di calze rigate. L’altro recava seco due spade non punto affilate, e ad uso di scherma, coi loro bottoni. Avevano i contadini altre cose indicanti che venivano da qualche grande città dove le avevano comperate per portarle al contado. Sì gli studenti che i contadini rimasero attoniti, come solevano fare tutti coloro che vedevano don Chisciotte per la prima volta; e morivano di voglia di sapere chi fosse un uomo sì fuori dell’uso degli altri. Don Chisciotte li salutò, e dopo avere inteso dove erano diretti, e che marciavano appunto per la strada a cui egli stesso s’incamminava, si offerse loro compagno, pregandoli di rallentare un po’ il passo giacchè le loro asine camminavano più del suo cavallo. Per obbligarli con poche parole li mise al fatto dell’essere suo e della sua professione ed officio, ch’era di cavaliere