Pagina:Doni, Anton Francesco – I marmi, Vol. I, 1928 – BEIC 1814190.djvu/211

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ragionamento della stampa 205


mattina, a buonissima otta, si messe un campanello alla cintola, il quale gli spenzolava insino tra le coscie, e prese la paletta, fingendo d’andar pel fuoco. Picchiò all’uscio del drudo; gli fu aperto dalla madre, la qual, vedendo il campanello dondolare dinanzi a costei, gli disse: — E che fate voi di quel campanuzzo tra le coscie ciondoloni? — Alla qual, ridendo, súbito rispose: — Per esser andato il marito mio a Pisa giá due giorni, la mia bottega fa festa, e però vo sonando le campane. — Alla qual risposta si rise un pezzo; e il garzonotto, che, standosi nel letto, aveva sentito il tutto, e, avendo inteso benissimo l’astuto parlar della giovane, e’ conobbe come la sua bottega non aveva piú che dua chiave, ciò è una lui e l’altra il marito, e’ deliberossi con la sua che tal bottega non facessi festa con dispiacere della giovane. E la sera, al buio, con gli usati contrasegni se n’entrò in casa sua: e gli aperse piú volte la notte la bottega; e fin alla ritornata del marito non seppe mai quando fusse vigilia né festa di alcuna sorte. Or di’ la tua.

Plebei. Avevano molte lavandaie teso intorno al Culiseo di Roma i lor bucati e s’erono ritirate all’ombra e al fresco, avendo l’occhio sempre ai panni tesi. Un ladroncello, che si stava per quelle muraglie, quando vide abandonati i lanzuoli e le camicie al sole, si aviò a stendergli e cominciò a far fardello. Le femine corsero e accerchiarono il ladro, talmente che da nessun canto egli poteva fuggire. Il povero ladroncello, trovandosi a mal partito, si fece animo e messe mano a un coltellaccio largo quattro dita su la costola e lungo un terzo di braccio, che portava sempre (quel coltello, dicono costoro che la contano, che ebbe poi il Gonnella, o simile a quello, che voleva tagliar le nature cotte di quelle vacche, che disse: «Tal carne, tal coltello») e difilatosi adosso a una che gli faceva piú ressa che l’altre, te la voleva infilzare: ma ella, spaurita da questa furia di sí bestial coltello, gli fece largo fuggendo e gli voltò le spalle; onde egli, rotto il cerchio, se ne truccò via e ne portò le camice e le lenzuola.

Zinzera. Oh che sorte di femine mal pratiche! S’io v’era, gli faceva ben dar giú la bizzarria: io me gli sarei voltata e