Pagina:Doni, Anton Francesco – I marmi, Vol. I, 1928 – BEIC 1814190.djvu/229

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ragionamenti arguti 223


Michele. Vorresti voi che gli uscisse da voi bugie?

Neri. Non io, ma le farei uscir da altri, con dire che io l’ho detto, ch’io ho ricevuto lettere.

Michele. Come dire, se vi venisse carestia di grano, che fosse cattivo ricolto, far venir lettere che ne venisse qualche gran somma e farne venire parte, tanto che ’ popoli stessero allegri, o veramente che fosse piovuto grano e che fosse fatto un pronostico d’abondanza.

Neri. I pronostici e le novelle, i trovati, le lettere de’ paesi strani son la confezion delle plebe, messer Michel caro. Or dite, via, le nuove.

Michele. E perché io non ci aggiunga o lievi, leggerò la copia della lettera: «Magnifici signori, salute. Qua son cose nuove, rare, non piú udite e sí stupende apparse, che appena noi, che le veggiamo, possiamo crederlo. Egli era qua una altissima montagna nella quale v’erano alcune vene d’oro, e di questa piú e piú anni sono andati cavando in dentro i nostri uomini; onde sono arrivati a una porta, cavando, grandissima, alta delle braccia cinquanta ed è d’una pietra come di rubino, ma piú splendente e piú preziosa, e quelle parti degli lati che s’aprano e serrono son di zaffiro, stupendissimamente intagliate a storie. La prima istoria (perché le sono in sei quadri compartite) è commessa di diamanti, come son le nostre tarsie, e vi si vede un’ombra, in forma d’uomo, che è in mezzo di molte nubi, nelle quali pare che vi si raffiguri confusamente una infinitá di teatri, di stelle, di figure nude, di fuochi, di ghiaccia, di cittá, di splendori, sole, luna, e altre cose confuse, che quel figurone, che sta lá dentro invisibile, va separando con le proprie mani e a parte per parte cerca di farne un ornamento, quasi come se fabricasse una casa per se medesimo: onde chi mira fisso, vi vede certi spiriti di fuoco, certe figure di luce e altri mirabili disegni, e pure è un quadro che è tutto nube. L’altro, che gli è rincontro, mostra come egli ha finita quella abitazione e divisa in cieli, in pianeti e in elementi il mondo; talché, mirando sí fatta fabrica, si stupisce, si maraviglia e si resta attonito; né può esser