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RAGIONAMENTO

DI DIVERSE ETÀ DEL MONDO

FATTO AI MARMI DI FIORENZA.

Papi Tedaldi, Bernardino di Giordano e Romito
di Monte Morello.

Papi. La prima etá, secondo ch’io trovo scritto da chi si dilettava di dar notizia a color che verranno de’ suoi buon tempi, fu una bella cosa: avevano un buon tempo, al mio giudizio, coloro; erano nati per viver felici; tutto il contrario di quello che abbiamo trovato noi.

Bernardino. Io son d’un’opinione che sempre gli sia stato tanto freddo quanto caldo e tanto piacere quanto dispiacere al mondo: pure, con che logica mi farete voi cotesti argomenti?

Papi. Dicon gli scritti che tutti vivevano in pace, ciascuno lavorava un pezzo di terra ed era sua, piantava i suoi olivi, ricoglievane il frutto, vendemiava le sue vigne, segava il suo grano, allevava i suoi figliuoli e, finalmente, viveva del suo giusto sudore e non beveva del sangue de’ poveri.

Romito.«Vivi del sudor tuo», disse Iddio ad Adamo.

Bernardino. Seguitate voi, che siate mezzo filosofo e tutto spirito, cotesta prèdica, perché udirò volentieri il vostro discorso, perciò che fia raro sí come voi sète raro virtuoso similmente.

Romito. La virtú veramente è fuggire il vizio.

Papi. Quando adunque io paragono quella alla nostra etá, egli è forza che io gridi, ancóra che io mi ritrovi solo nel mio scrittoio: — O malizia umana! o maladetto nostro mondo, che